Opera
Charles Avery, Skull of Minuso, 2007, teschio di gabbiano, 4.5 × 5 × 9 cm
Charles Avery, Skull of Minuso, 2007, teschio di gabbiano, 4.5 × 5 × 9 cm
Charles Avery, Skull of Minuso, 2007, teschio di gabbiano, 4.5 × 5 × 9 cm
Charles Avery è nato a Oban nell’Isola di Mull in Scozia nel 1973 e oggi vive e lavora a Londra. Seguendo una sua teoria filosofica, Avery dal 2004 si dedica ad un unico progetto: The Islanders. I suoi disegni che, apparentemente possono apparire incompleti, in realtà sono studiati in ogni minimo dettaglio e arricchiti da particolari che ossessionano l’artista. Raccontano di donne deboli e uomini scortesi e appassiti che popolano un mondo al confine tra realtà immaginaria e realtà fisica: un’isola un pò New York, un po’ Istanbul e un po’ Isola di Mull, dove Avery è cresciuto. La scultura Empiricist del 2009, rappresenta il pensatore costantemente alla ricerca di risposte fornite dall’esperienza. Il copricapo color porpora portato dall’Empirista, che ricorda la mitra indossata dai vescovi nella Chiesa Cattolica, viene “attribuito al filosofo arabo Averroè, traduttore di Aristotele, primo empirista ante-litteram”. Charles Avery nei suoi testi, che nel corso degli anni accompagnano le opere, come dei resoconti di viaggio, narra che “gli Islanders sono soliti riunirsi nei bar così come facciamo noi, solo che invece di seguire le partite di pallone si confrontano in appassionatissimi match filosofici. Ogni scuola di pensiero ha un leader che si distingue per il suo copricapo, e ci sono anche delle fazioni violente, una sorta di hooligans del pensiero che aggrediscono, un po’ alla Arancia Meccanica, chiunque indossi il cappello di un gruppo avversario. Questo è un problema soprattutto per i turisti che acquistano i copricapi come gadget e rischiano di trovarsi invischiati in dispute che in fondo non li riguardano”.
Charles Avery, Skull of Minuso, 2007, teschio di gabbiano, 4.5 × 5 × 9 cm
Charles Avery, Untitled (Feeding the Gulls), 2007, matita e gouache su carta, 65.5 × 89.5 cm
Charles Avery, Untitled (Feeding the Gulls), 2007, matita e gouache su carta, 65.5 × 89.5 cm
Charles Avery è nato a Oban nell’Isola di Mull in Scozia nel 1973 e oggi vive e lavora a Londra. Seguendo una sua teoria filosofica, Avery dal 2004 si dedica ad un unico progetto: The Islanders. I suoi disegni che, apparentemente possono apparire incompleti, in realtà sono studiati in ogni minimo dettaglio e arricchiti da particolari che ossessionano l’artista. Raccontano di donne deboli e uomini scortesi e appassiti che popolano un mondo al confine tra realtà immaginaria e realtà fisica: un’isola un pò New York, un po’ Istanbul e un po’ Isola di Mull, dove Avery è cresciuto. La scultura Empiricist del 2009, rappresenta il pensatore costantemente alla ricerca di risposte fornite dall’esperienza. Il copricapo color porpora portato dall’Empirista, che ricorda la mitra indossata dai vescovi nella Chiesa Cattolica, viene “attribuito al filosofo arabo Averroè, traduttore di Aristotele, primo empirista ante-litteram”. Charles Avery nei suoi testi, che nel corso degli anni accompagnano le opere, come dei resoconti di viaggio, narra che “gli Islanders sono soliti riunirsi nei bar così come facciamo noi, solo che invece di seguire le partite di pallone si confrontano in appassionatissimi match filosofici. Ogni scuola di pensiero ha un leader che si distingue per il suo copricapo, e ci sono anche delle fazioni violente, una sorta di hooligans del pensiero che aggrediscono, un po’ alla Arancia Meccanica, chiunque indossi il cappello di un gruppo avversario. Questo è un problema soprattutto per i turisti che acquistano i copricapi come gadget e rischiano di trovarsi invischiati in dispute che in fondo non li riguardano”.
Charles Avery, Untitled (Feeding the Gulls), 2007, matita e gouache su carta, 65.5 × 89.5 cm
Charles Avery, Untitled (The Eternity Chamber), 2007, matita e gouache su carta, 72.7 × 100.6 cm
Charles Avery, Untitled (The Eternity Chamber), 2007, matita e gouache su carta, 72.7 × 100.6 cm
Charles Avery è nato a Oban nell’Isola di Mull in Scozia nel 1973 e oggi vive e lavora a Londra. Seguendo una sua teoria filosofica, Avery dal 2004 si dedica ad un unico progetto: The Islanders. I suoi disegni che, apparentemente possono apparire incompleti, in realtà sono studiati in ogni minimo dettaglio e arricchiti da particolari che ossessionano l’artista. Raccontano di donne deboli e uomini scortesi e appassiti che popolano un mondo al confine tra realtà immaginaria e realtà fisica: un’isola un pò New York, un po’ Istanbul e un po’ Isola di Mull, dove Avery è cresciuto. La scultura Empiricist del 2009, rappresenta il pensatore costantemente alla ricerca di risposte fornite dall’esperienza. Il copricapo color porpora portato dall’Empirista, che ricorda la mitra indossata dai vescovi nella Chiesa Cattolica, viene “attribuito al filosofo arabo Averroè, traduttore di Aristotele, primo empirista ante-litteram”. Charles Avery nei suoi testi, che nel corso degli anni accompagnano le opere, come dei resoconti di viaggio, narra che “gli Islanders sono soliti riunirsi nei bar così come facciamo noi, solo che invece di seguire le partite di pallone si confrontano in appassionatissimi match filosofici. Ogni scuola di pensiero ha un leader che si distingue per il suo copricapo, e ci sono anche delle fazioni violente, una sorta di hooligans del pensiero che aggrediscono, un po’ alla Arancia Meccanica, chiunque indossi il cappello di un gruppo avversario. Questo è un problema soprattutto per i turisti che acquistano i copricapi come gadget e rischiano di trovarsi invischiati in dispute che in fondo non li riguardano”.
Charles Avery, Untitled (The Eternity Chamber), 2007, matita e gouache su carta, 72.7 × 100.6 cm
Charles Avery, Untitled (Girl Feeding Gulls), 2008, matita e gouache su carta, 101 × 68 cm
Charles Avery, Untitled (Girl Feeding Gulls), 2008, matita e gouache su carta, 101 × 68 cm
Charles Avery è nato a Oban nell’Isola di Mull in Scozia nel 1973 e oggi vive e lavora a Londra. Seguendo una sua teoria filosofica, Avery dal 2004 si dedica ad un unico progetto: The Islanders. I suoi disegni che, apparentemente possono apparire incompleti, in realtà sono studiati in ogni minimo dettaglio e arricchiti da particolari che ossessionano l’artista. Raccontano di donne deboli e uomini scortesi e appassiti che popolano un mondo al confine tra realtà immaginaria e realtà fisica: un’isola un pò New York, un po’ Istanbul e un po’ Isola di Mull, dove Avery è cresciuto. La scultura Empiricist del 2009, rappresenta il pensatore costantemente alla ricerca di risposte fornite dall’esperienza. Il copricapo color porpora portato dall’Empirista, che ricorda la mitra indossata dai vescovi nella Chiesa Cattolica, viene “attribuito al filosofo arabo Averroè, traduttore di Aristotele, primo empirista ante-litteram”. Charles Avery nei suoi testi, che nel corso degli anni accompagnano le opere, come dei resoconti di viaggio, narra che “gli Islanders sono soliti riunirsi nei bar così come facciamo noi, solo che invece di seguire le partite di pallone si confrontano in appassionatissimi match filosofici. Ogni scuola di pensiero ha un leader che si distingue per il suo copricapo, e ci sono anche delle fazioni violente, una sorta di hooligans del pensiero che aggrediscono, un po’ alla Arancia Meccanica, chiunque indossi il cappello di un gruppo avversario. Questo è un problema soprattutto per i turisti che acquistano i copricapi come gadget e rischiano di trovarsi invischiati in dispute che in fondo non li riguardano”.
Charles Avery, Untitled (Girl Feeding Gulls), 2008, matita e gouache su carta, 101 × 68 cm
Charles Avery, Untitled (Empiricist), 2009, matita e gouache su carta, gesso e legno, 60 × 138 × 60 cm
Charles Avery, Untitled (Empiricist), 2009, matita e gouache su carta, gesso e legno, 60 × 138 × 60 cm
Charles Avery è nato a Oban nell’Isola di Mull in Scozia nel 1973 e oggi vive e lavora a Londra. Seguendo una sua teoria filosofica, Avery dal 2004 si dedica ad un unico progetto: The Islanders. I suoi disegni che, apparentemente possono apparire incompleti, in realtà sono studiati in ogni minimo dettaglio e arricchiti da particolari che ossessionano l’artista. Raccontano di donne deboli e uomini scortesi e appassiti che popolano un mondo al confine tra realtà immaginaria e realtà fisica: un’isola un pò New York, un po’ Istanbul e un po’ Isola di Mull, dove Avery è cresciuto. La scultura Empiricist del 2009, rappresenta il pensatore costantemente alla ricerca di risposte fornite dall’esperienza. Il copricapo color porpora portato dall’Empirista, che ricorda la mitra indossata dai vescovi nella Chiesa Cattolica, viene “attribuito al filosofo arabo Averroè, traduttore di Aristotele, primo empirista ante-litteram”. Charles Avery nei suoi testi, che nel corso degli anni accompagnano le opere, come dei resoconti di viaggio, narra che “gli Islanders sono soliti riunirsi nei bar così come facciamo noi, solo che invece di seguire le partite di pallone si confrontano in appassionatissimi match filosofici. Ogni scuola di pensiero ha un leader che si distingue per il suo copricapo, e ci sono anche delle fazioni violente, una sorta di hooligans del pensiero che aggrediscono, un po’ alla Arancia Meccanica, chiunque indossi il cappello di un gruppo avversario. Questo è un problema soprattutto per i turisti che acquistano i copricapi come gadget e rischiano di trovarsi invischiati in dispute che in fondo non li riguardano”.
Charles Avery, Untitled (Empiricist), 2009, matita e gouache su carta, gesso e legno, 60 × 138 × 60 cm
Charles Avery, Untitled (Laissez Faire), 2009, stampa litografica a colori su carta, 73 × 59 cm
Charles Avery, Untitled (Laissez Faire), 2009, stampa litografica a colori su carta, 73 × 59 cm
Charles Avery è nato a Oban nell’Isola di Mull in Scozia nel 1973 e oggi vive e lavora a Londra. Seguendo una sua teoria filosofica, Avery dal 2004 si dedica ad un unico progetto: The Islanders. I suoi disegni che, apparentemente possono apparire incompleti, in realtà sono studiati in ogni minimo dettaglio e arricchiti da particolari che ossessionano l’artista. Raccontano di donne deboli e uomini scortesi e appassiti che popolano un mondo al confine tra realtà immaginaria e realtà fisica: un’isola un pò New York, un po’ Istanbul e un po’ Isola di Mull, dove Avery è cresciuto. La scultura Empiricist del 2009, rappresenta il pensatore costantemente alla ricerca di risposte fornite dall’esperienza. Il copricapo color porpora portato dall’Empirista, che ricorda la mitra indossata dai vescovi nella Chiesa Cattolica, viene “attribuito al filosofo arabo Averroè, traduttore di Aristotele, primo empirista ante-litteram”. Charles Avery nei suoi testi, che nel corso degli anni accompagnano le opere, come dei resoconti di viaggio, narra che “gli Islanders sono soliti riunirsi nei bar così come facciamo noi, solo che invece di seguire le partite di pallone si confrontano in appassionatissimi match filosofici. Ogni scuola di pensiero ha un leader che si distingue per il suo copricapo, e ci sono anche delle fazioni violente, una sorta di hooligans del pensiero che aggrediscono, un po’ alla Arancia Meccanica, chiunque indossi il cappello di un gruppo avversario. Questo è un problema soprattutto per i turisti che acquistano i copricapi come gadget e rischiano di trovarsi invischiati in dispute che in fondo non li riguardano”.
Charles Avery, Untitled (Laissez Faire), 2009, stampa litografica a colori su carta, 73 × 59 cm
Charles Avery, Untitled (Eel Sellers), 2010, matita, inchiostro e gouache su carta, 77.2 × 57.1 cm
Charles Avery, Untitled (Eel Sellers), 2010, matita, inchiostro e gouache su carta, 77.2 × 57.1 cm
Charles Avery è nato a Oban nell’Isola di Mull in Scozia nel 1973 e oggi vive e lavora a Londra. Seguendo una sua teoria filosofica, Avery dal 2004 si dedica ad un unico progetto: The Islanders. I suoi disegni che, apparentemente possono apparire incompleti, in realtà sono studiati in ogni minimo dettaglio e arricchiti da particolari che ossessionano l’artista. Raccontano di donne deboli e uomini scortesi e appassiti che popolano un mondo al confine tra realtà immaginaria e realtà fisica: un’isola un pò New York, un po’ Istanbul e un po’ Isola di Mull, dove Avery è cresciuto. La scultura Empiricist del 2009, rappresenta il pensatore costantemente alla ricerca di risposte fornite dall’esperienza. Il copricapo color porpora portato dall’Empirista, che ricorda la mitra indossata dai vescovi nella Chiesa Cattolica, viene “attribuito al filosofo arabo Averroè, traduttore di Aristotele, primo empirista ante-litteram”. Charles Avery nei suoi testi, che nel corso degli anni accompagnano le opere, come dei resoconti di viaggio, narra che “gli Islanders sono soliti riunirsi nei bar così come facciamo noi, solo che invece di seguire le partite di pallone si confrontano in appassionatissimi match filosofici. Ogni scuola di pensiero ha un leader che si distingue per il suo copricapo, e ci sono anche delle fazioni violente, una sorta di hooligans del pensiero che aggrediscono, un po’ alla Arancia Meccanica, chiunque indossi il cappello di un gruppo avversario. Questo è un problema soprattutto per i turisti che acquistano i copricapi come gadget e rischiano di trovarsi invischiati in dispute che in fondo non li riguardano”.
Charles Avery, Untitled (Eel Sellers), 2010, matita, inchiostro e gouache su carta, 77.2 × 57.1 cm